Da qualche tempo il Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso”, situato a Torino nei palazzi degli istituti universitari del quartiere di San Salvario, è preso di mira da alcune realtà politiche che ne pretendono la chiusura. Di questo ampio fronte anti-Lombroso fanno parte il comune di Motta Santa Lucia e movimenti politici autonomisti o neo borbonici, riuniti nel comitato No Lombroso. Questo comitato ha richiesto la chiusura del museo e la restituzione di alcuni resti umani di famosi briganti, facenti parte dell’ampia collezione appartenuta al’Università degli Studi di Torino. I musei universitari però intendono conservarli così come sono da più di cento anni, essendo anche parte dell’originale percorso espositivo ottocentesco.

E’ nata una guerra di petizioni fra i NO-lombroso e i sostenitori del museo, a colpi di migliaia di firme. In un contesto in cui qualche radicale vuole evitare il confronto, pretendendo la chiusura di una istituzione culturale e cancellando parte della storia, anche dolorosa, d’Italia, invitiamo tutti a firmare la petizione a sostegno del Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso” che trovate su change.org a questo link:

 

Petizione Chi lo Conosce Lo Difende – Non Chiudete il Lombroso

La petizione a sostegno del Museo Lombroso ha raggiunto, in due mesi, 9851 firme mentre la petizione dei No-Lombroso, attiva dal 2010, è ora (su change.org) a quota 13494.

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Un quadro di Cesare Lombroso, il controverso scienziato italiano.
Un quadro di Cesare Lombroso, il controverso scienziato italiano.

Il Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso organizza e ospita eventi e iniziative volte a valorizzare la presenza dei musei universitari torinesi e ad approfondire il dibattito sul ruolo della scienza nel passato. Il museo è stato riaperto nel 2009 e custodisce parte dell’originale esposizione presente dal 1896 con importantissimi documenti e reperti scientifici come preparati anatomici, disegni, fotografie, corpi di reato, scritti e produzioni artigianali e artistiche, anche di pregio, realizzate da internati nei manicomi e da carcerati. La sua riapertura ha permesso il recupero e la catalogazione di questa imponente collezione e il restauro di parte del Palazzo degli Istituti Anatomici. Nel percorso espositivo inoltre, grazie all’ausilio di testi e filmati, viene approfondito il dibattito culturale scientifico di quegli anni quando furono fatte a livello medico e scientifico sensazionali scoperte ma anche clamorosi errori.

Sosteniamo quindi che in questo caso deve essere per eccellenza il museo, istituzione culturale aperta al pubblico e di grande valore storico e scientifico, la sede opportuna per confrontarsi sul passato e che chiunque pretenda la chiusura di una sede culturale ha come fine quello di manipolare le visioni della storia, occultando documenti, reperti, testimonianze che permettono di farsi liberamente un’idea sull’epoca e sui temi in questione.

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Alcune immagini del Museo di Antropologia Crimanale “Cesare Lombroso” di via Giuria 15 a Torino provenienti dal suo sito www.museolombroso.unito.it[/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

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