Un Parco del Valentino chiuso alla auto

Un nuovo progetto di rigenerazione per il parco del Valentino e per Torino Esposizioni. È la richiesta avanzata da una mozione presentata dai consiglieri Marco Grimaldi (Sel), Mimmo Carretta e Luca Cassiani (Pd), approvata dal Consiglio comunale.

«In questi anni i problemi di gestione e manutenzione del Valentino, a causa dei molti usi impropri non coerenti con la fisionomia di un parco storico, sono sempre più evidenti, con vistosi fenomeni di usura e degrado di aree verdi e arredi, dovuti anche all’intensa frequentazione», spiegano i tre consiglieri. «Molti problemi sono stati causati da attività poco compatibili, come gli accessi incontrollati delle auto»; da regolamento il Valentino è infatti classificato come zona pedonale, ma di fatto diversi aspetti della disciplina ad oggi non sono completamente applicati, tant’è che nel parco ci sono la Ztl e spazi destinati a strisce blu.

Da qui la richiesta di adottare una serie di misure che preservino, valorizzandolo, il parco in riva al Po, in primo luogo chiudendolo al traffico, e lasciando alla sosta solamente la struttura del V Padiglione, come più volte chiesto dalla Circoscrizione 8. Poi, esercitando un maggior controllo su concessioni e interventi edilizi e realizzando percorsi per le due ruote, piastre sportive, recinzioni non invasive per evitare usi impropri del parco, pulizia e riqualificazione delle banchine per promuovere la navigabilità del fiume, e un punto informativo per i turisti. Nonché, trovare spazio per un presidio dei vigili, per garantire sicurezza e scoraggiare le brutte frequentazioni.

Per quel che riguarda l’ipotesi emersa nei mesi scorsi di installare al Valentino una ruota panoramica, il monito di Grimaldi, Carretta e Cassiani è di «evitare un effetto luna park inadeguato al contesto storico del parco», contenendo gli elementi strutturali e l’impatto delle opere.

La Biblioteca Civica Centrale a Torino Esposizioni

L’area, nella proposta dei consiglieri, potrebbe invece ospitare la nuova sede della biblioteca civica Centrale, che attualmente ha sede in via della Cittadella e soffre di inadeguatezze infrastrutturali, oltre al fatto che i magazzini librari sono al limite della capienza. L’idea, rilanciata anche da un’altra mozione approvata dal Consiglio, sarebbe di insediarla a Torino Esposizioni: per finanziare la realizzazione del nuovo polo culturale nell’edificio progettato da Ettore Sottsass e Pier Luigi Nervi, che nel 2006 ha ospitato alcune gare olimpiche, si potrebbero usare i fondi per la riqualificazione degli impianti sede di gara assegnati alla Fondazione XX Marzo, che dovrà decidere per quali impianti usarli. «Si potrebbe realizzare una biblioteca di respiro europeo – spiega Marco Grimaldi –, immersa nel parco e multifunzionale, capace di essere un luogo di aggregazione per cittadini di diverse fasce di età ed esigenze».

testo da ecodallecittà.it (18/10/2013)

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