[fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”][Il muro di largo Marconi è uno dei dieci punti scelti per ospitare le opere; installazioni 
saranno posizionate anche in piazza Nizza e in piazza De Amicis, all’uscita della metro]

Una galleria d’arte a cielo aperto lunga chilometri, tra Porta Nuova e corso Dante. L’ennesimo tentativo di riqualificare via Nizza si affida alla creatività di giovani artisti che andranno a riempire i muri di colori e gli spazi pubblici di installazioni. Si chiama NizzArt il progetto promosso dalla Circoscrizione Otto per trasformare l’asse problematico rimasto ai margini della riqualificazione di San Salvario.

Oltre al degrado – soprattutto nel tratto portici – è la desertificazione uno dei maggiori problemi. La fine dei cantieri della metro, atteso come il momento della rinascita, ha visto invece la strada diventare una specie di arteria a scorrimento veloce per le auto. L’idea per riportare in strada cittadini e turisti è farne un percorso d’arte metropolitana. Con molteplici vantaggi: la strada torna a brulicare di persone, i commercianti – si spera – tornano a fare affari, arte e cultura trovano una vetrina invidiabile. E se l’amministrazione in tempi di casse al verde può offrire poco più degli spazi, i mecenati principali del progetto saranno i commercianti della zona e qualunque eventuale investitore privato.

Il progetto, elaborato dalla Fondazione Contrada Onlus, già promotrice di molte iniziative di riqualificazione partecipata, punta in alto. Il criterio fondamentale delle scelte sarà la qualità della proposta artistica. A occuparsene saranno l’associazione Urbe e Torino True. «Saranno due le linee di azione – spiega Roberta Isgrò, di Urbe -: ci sarà un concorso per proporre progetti di Street art, che punta al coinvolgimento di artisti del territorio e scuole; e ci sarà il tentativo di chiamare nomi importanti a livello internazionale, già noti per interventi in cui l’arte si è integrata nel tessuto urbano, riqualificandolo». Il progetto è in fase iniziale e chiamate ufficiali non ce sono ancora state, ma per dare un’idea, i nomi che piacciono sono quelli di JR da Londra, i brasiliani Os Gemeos o gli italiani Agostino Iacurci e Pixel Pancho.

Sono già stati individuati una decina di punti strategici per le opere: i muri accanto a Porta Nuova, in largo Marconi, all’incrocio con corso Sommeiller, le uscite della stazioni della metropolitana in piazza Nizza e piazza De Amicis. «Vogliamo riqualificare – commenta Paola Parmentola, coordinatrice alla Cultura della Otto – ma anche dare un’identità a questa parte di San Salvario, che è sempre stata un luogo di frontiera, una sorta di terra di nessuno. Puntiamo a installare le prime opere nell’estate per arrivare a una proposta articolata e attrattiva per novembre, mese dell’arte contemporanea».



di Paola Italiano, La Stampa (17/05/2012)

[/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere